Un progetto per la salute in Tanzania
Un container di 20 piedi, riempito da Arcs e Azimut onlus con le attrezzature donate dal Policlinico Umberto I di Roma e con altro materiale sanitario acquistato, è pronto a partire dal porto di Civitavecchia con destinazione Tanzania in giugno.
Il materiale è destinato all’Ospedale pubblico Manyamanyama di Bunda, una cittadina della Regione di Mara, sul lago Vittoria. Una terra bellissima per i suoi paesaggi, i colori, il clima, ma una zona dove la mortalità materna e infantile è molto elevata e scarsa è la capacità del sistema sanitario di raggiungere la popolazione che vive nelle aree rurali.
La Tanzania è classificata dalla Banca Mondiale fra i 10 paesi più poveri del mondo. E ciò a dispetto dell’enorme dotazione di ricchezze naturali, di una posizione geograficamente favorevole per l’accesso al mercato internazionale, di un ambiente pacifico e politicamente stabile e di uno spiccato senso d’identità nazionale.
Nelle aree rurali, dove vive la maggior parte della popolazione, la povertà è un fenomeno ancora profondo e diffuso: il 51% dei tanzaniani guadagna meno di 1 dollaro al giorno. L’economia dipende dall’agricoltura, che rappresenta la metà del PIL, l’85% degli introiti delle esportazioni e l’80% circa della forza lavoro impiegata. A causa della topografia e delle condizioni climatiche, tuttavia, le terre coltivabili sono solamente il 4% del totale.
A tutto ciò si aggiungono condizioni igienico-sanitarie spesso precarie, che aggravano ulteriormente la situazione dei più deboli. Oltre al virus dell’HIV/AIDS le altre principali cause di mortalità infantile e dei bambini/e al di sotto dei cinque anni sono la malaria, l’anemia e la pneumonia. Il sistema sanitario locale è quasi ovunque carente per quanto riguarda il personale, le attrezzature mediche e la disponibilità di farmaci specifici.
In questo quadro, ARCS, insieme ad altri partner nazionali, internazionali e tanzaniani, ha deciso di promuovere un progetto, cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dalla Provincia di Roma, per rafforzare le capacità e le potenzialità delle strutture e del personale in ambito sanitario al fine di migliorare le condizioni di salute materno-infantile proprio del Distretto di Bunda, una delle zone più critiche del Paese.
In seguito alla collaborazione col Policlinico Umberto I di Roma, già da alcuni anni è stata avviata la formazione di medici ed infermieri tanzaniani in Italia: ad oggi hanno ottenuto un buon grado di apprendimento e le loro competenze e professionalità costituiscono delle grosse potenzialità di miglioramento del sistema sanitario locale. Il prossimo passo riguarderà la creazione e l’allestimento di un ambulatorio materno-infantile con sala operatoria e ambulatorio di citologia proprio con le attrezzature già caricate nel container e pronte a partire.
I momenti successivi del progetto prevedono percorsi di formazione per il personale medico e paramedico dell’Ospedale di Manyamanyama, la creazione e l’allestimento di un’Unità Sanitaria Mobile, un percorso di formazione per operatori socio-sanitari di villaggio, una campagna di prevenzione, la realizzazione di una pagina web di informazione sulla salute di base e la sensibilizzazione di figure istituzionali.
La sfida più grande resterà comunque la formazione e la valorizzazione di una rete dei soggetti sociali coinvolti e delle istituzioni locali per rendere possibile la partecipazione effettiva dei cittadini alla costruzione di politiche socio-sanitarie del Paese e la creazione di una struttura che anche al termine del progetto continuerà ad operare nei territori interessati.