N°26 Il Bibliobus dell’Aquila in Emilia Romagna

Non ci sono montagne, non c’è il Gran Sasso a fare da sfondo, la parlata è diversa, diversa la cadenza così come diverse sono le tradizioni, le usanze e i piatti tipici. Non ci sono arrosticini e ricotta ma piadine e parmigiano. Lo scenario però, purtroppo, è lo stesso! Tanti piccoli laghi di tende blu, pieni di persone costrette alla convivenza forzata, costrette alle file a mensa e a vivere dentro una tenda. Una tenda da chiamare ‘casa’, senza sapere fino a quando. L’Emilia come l’Abruzzo, Modena come L’Aquila, Mirando­la, Finale, Cavezzo come Onna, San Gregorio e Santa Rufina. Certo le tragedie hanno entità diverse, gravità diverse, ma passeranno entrambe alla storia come tali e per questo non devono essere dimenticate ma devono servire ad imparare per ricostruire e andare avanti. È per questo che l’associazione Bibliobus dell’Aquila e il comitato territoriale Arci L’Aquila si sono sentiti in dovere di dare il loro contributo ed il loro sostegno alle popolazione emiliane.

Il 14 luglio siamo partiti con il Bibliobus alla volta di Mirandola per far sì che la nostra piccola biblioteca itinerante potesse portare libri, spensieratezza e sorrisi, ma anche confronto e condivisione, ai cittadini della provincia di Modena. Siamo stati accolti dal calore e dall’affetto di Greta e di Laura. È stata la tenacia di quest’ultima ad accompagnarci, nonostante le mille difficoltà quotidiane, a conoscere la realtà che si è venuta a creare in seguito alle due tremende scosse che hanno messo in ginocchio una delle provincie più ricche e produttive d’Italia. Mense e campi autogestiti, centri estivi, campi delle Protezione Civile, piazze e centri anziani, queste le tappe che in questi giorni ha effettuato il Bibliobus per cercare di diversificare il più possibile il proprio intervento e le persone con cui venire a contatto. Le paure e le emozioni che abbiamo incontrato in questi giorni sono le stesse che abbiamo vissuto per mesi e giorni nella nostra esperienza e che speriamo anche l’intervento del Bibliobus possa aiutare ad alleviare ed a superare. Certo è strano ritrovarsi di nuovo a vivere, seppure per una settimana, in una tendopoli. Come dice Nicoletta, vivere in una tendopoli come volontario per noi è diversamente bizzarro rispetto a quando eravamo (ma forse lo siamo ancora… e lo saremo sempre) terremotati.

Anche se tra le piaghe che accompagnano questa drammatica esperienza a L’Aquila avevamo le cavallette, mentre in Emilia ci sono mosche e zanzare, le due tragedie accomuneranno per sempre le due popolazioni nella speranza che il trascorso (e l’attualità) aquilana possa insegnare a non ripetere più gli stessi errori.

Chiunque volesse supportare il Bibliobus e soprattutto la popolazione emiliana può inviare libri (in buono/ottimo stato) a Circolo Autogestito dell’Età Libera, Via Mazzone 2, 41037 Mirandola, con l’indicazione Biblio­bus.

All’indirizzo www.arcimodena.org/emergenza-terremoto è possibile compilare la scheda di iscrizione per gruppi di volontari provenienti da circoli e comitati Arci