Un alleanza contro la povertà

di Maurizio Mumolo, Presidenza nazionale Arci

 

Da alcuni mesi un numeroso gruppo di organizzazioni del terzo settore sta sostenendo una campagna di informazione perché anche il nostro paese si doti di misure stabili di contrasto alla povertà.

L’Alleanza contro la povertà, alla quale aderisce anche l’Arci, chiede con forza al Governo e al Parlamento che la povertà venga riconosciuta come una vera emergenza nazionale, tra le più gravi che il nostro paese deve affrontare.

Alcuni dati: nel 2012 il 7,9% della popolazione è in condizioni di povertà assoluta: si tratta di quasi 5 milioni di persone. Povertà assoluta significa disporre di un reddito inferiore a quello minimo di sopravvivenza materiale (la soglia è 506€ mensili). Chi vive in questa condizione non è in grado di far fronte a spese essenziali riguardanti l’alimentazione, la casa, i vestiti, i trasporti e quanto occorre per condurre un’esistenza appena dignitosa. Nella devastante congiuntura economica che stiamo attraversando è molto facile diventare poveri. In Italia vi sono oltre 9 milioni e mezzo di persone che vivono in povertà relativa, cioè che quel reddito minimo lo raggiungono a stento. Ebbene, a chi si trova in questa condizione basta poco per precipitare nell’assoluta indigenza: basta che l’unico percettore del reddito familiare perda il lavoro, o che qualche congiunto subisca una malattia invalidante, o che il titolare della pensione sociale venga meno.

Tra tutti i paesi europei solo l’Italia (e la Grecia) non si è dotata di strumenti per contrastare questa gravissima emergenza sociale che colpisce tutti: al Sud come al Nord, famiglie e single, ma più duramente anziani e giovanissimi che vedono pregiudicata la loro vita futura.

La povertà, oltre a produrre terribili effetti sulle persone e le famiglie, indebolisce la coesione sociale del paese e mette in discussione il patto di cittadinanza tra lo stato e il cittadino.

Ma qualcosa si sta muovendo: proprio oggi sono state approvate alla Camera alcune mozioni firmate da deputati di diverse forze politiche che impegnano il governo ad adottare, da subito, una serie di provvedimenti che possano contrastare nel breve e nel lungo periodo il fenomeno della povertà.

Una delle mozioni, sottoscritta anche dal presidente dell’Arci Paolo Beni, è piuttosto articolata e fa proprie le proposte dell’Alleanza contro la povertà. In particolare si propone di assicurare a tutti i cittadini che si trovano in questa condizione una prestazione monetaria accompagnata dall’erogazione dei servizi necessari ad acquisire competenze per un reinserimento nel mercato del lavoro e/o alleviare la propria condizione di disagio (servizi per l’impiego, contro il disagio psicologico e/o sociale, per esigenze di cura e altro).

Una gamma di servizi e attività che deve essere realizzata utilizzando la presenze e le competenze delle organizzazioni di terzo settore presenti sul territorio, associazionismo, volontariato e cooperative sociali, sostenendo maggiormente e valorizzando l’opera che svolgono da anni insieme agli enti locali. In ogni caso, i finanziamenti per le nuove misure non dovranno andare a detrimento dei magri fondi per la spesa sociale attualmente esistenti, ma dovranno favorire l’afflusso di ulteriori risorse anche di privati.

Si tratta di un importante passo avanti, ma dovrà proseguire l’impegno di tutti affinché si giunga al più presto ad iniziative concrete.