La rivolta degli onesti

Pare assurdo, ma c’è da rimpiangere il lodo Alfano. Quella era esplicitamente una ‘legge ad personam’ , e per questo la Corte l’ha bocciata, ma la leggina sul processo breve è peggio: l’ennesima trovata degli avvocati del premier, anziché congelare i processi, li cancella direttamente. Per garantire l’impunità a uno solo, si fanno saltare centinaia di migliaia di giudizi. Speculando sull’esigenza reale di ridurre i tempi della giustizia, si propone nei fatti un’amnistia, ovviamente a senso unico: ci rientrano infatti i reati contro la pubblica amministrazione, quelli finanziari e societari, la corruzione e la concussione, ma non il furto o l’immigrazione clandestina.
Il risultato è l’azzeramento dei procedimenti in corso contro Berlusconi, ma anche un colpo di spugna sullo scandalo rifiuti in Campania o sulle vicende Cirio e Parmalat, con buona pace dei cittadini avvelenati e truffati che chiedono giustizia. La morale è chiara: chi ruba un pollo per fame merita la galera, chi provoca la morte di centinaia di persone con l’amianto o sottrae ricchezze alla comunità può starsene tranquillo e continuare a rubare. Tanto all’occorrenza basterà un buon avvocato che sappia tirarla per le lunghe e in due anni l’immunità è assicurata. Una vera indecenza. Una legge incostituzionale, che probabilmente verrà bocciata dalla Consulta, ma intanto lui l’avrà fatta franca un’altra volta.
C’è un nesso fra questa porcheria e l’emendamento inserito in Finanziaria per togliere il vincolo di uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi e poterli vendere all’asta per far cassa: un regalo alle cosche che così potranno agevolmente riprenderseli, la demolizione di uno degli strumenti più efficaci nella lotta alle mafia, un colpo durissimo a chi si batte per la legalità. è un altro segnale del clima pessimo che si respira. Indignarsi ed opporsi non è più nemmeno questione di destra o di sinistra, risponde alla necessità di difendere lo stato di diritto e organizzare la rivolta dell’Italia onesta. Ricorsi, mobilitazioni, referendum: l’Arci appoggerà ogni iniziativa utile a fermare questo scempio.