Un nuovo regolamento e nuovi strumenti per il tesseramento

Di Gabriele Moroni, responsabile nazionale Arci Sviluppo Associativo.

Lo scorso Consiglio nazionale ha approvato un nuovo regolamento per il tesseramento, un regolamento frutto di un lavoro che ha coinvolto l’esecutivo e la Presidenza nazionale ed i nostri partner (UnipolSai e Banca Etica), e che ci restituisce un documento nuovo nella forma e nei contenuti. È di fatto il primo regolamento di questo mandato congressuale e, come per il bilancio preventivo, la scelta è stata quella di ragionare non sul singolo anno, ma con una prospettiva più ampia. Il lavoro è partito da alcune priorità che la Presidenza ha individuato: tutelare maggiormente il gruppo dirigente diffuso; legare in modo più efficace la campagna tesseramento alla nuova stagione associativa e politica, incentivare nuove adesioni, e raccogliere dati su soci e circoli per conoscere maggiormente il nostro corpo sociale. La prima e più grande novità riguarda la periodicità del nostro tesseramento: ci siamo dati come obiettivo che quello 2016 sia l’ultimo anno in cui la validità della tessera sia dal 1 gennaio al 31 dicembre, immaginando per l’anno di attività successivo una periodicità che vada dal 1 ottobre 2016 al 30 settembre 2017. Crediamo sia opportuno legare la stagionalità del tesseramento non all’inizio dell’anno solare, ma a quello della ripresa dell’attività, che coincide di solito con l’autunno. Fatti salvi i dovuti ulteriori approfondimenti su tutti gli aspetti connessi alla modifica della validità della tessera in relazione alla dimensione istituzionale nonché a quella economico-finanziaria, la nuova annualità 2016-2017 – come spiega un ordine del giorno approvato dallo stesso Consiglio nazionale di sabato 11 luglio – «rappresenta il traguardo di una nuova stagione di rilancio dell’iniziativa politica, dei servizi e dei supporti che la Direzione nazionale intende sviluppare e mettere a disposizione dei comitati». Abbiamo deciso che ogni presidente di circolo avrà le tutele previste dalla nostra tessera dirigenti, abbiamo provveduto a riordinare diverse prassi di prelievo dei materiali, proponendo ai comitati opportunità che in precedenza i regolamenti non prevedevano, ed abbiamo rilanciato gli strumenti, introdotti a febbraio di quest’anno, che incentivano nuovi soci e nuove adesioni di circoli ed associazioni. Proprio sulle nuove adesioni intendiamo fare un lavoro particolarmente articolato, il regolamento prevede la possibilità di prelevare gratuitamente la prima adesione per una molteplicità di situazioni e forme associative, individuando così alcuni degli indirizzi che ci siamo dati per lo sviluppo di nuovo associazionismo: nuovi circoli in comuni e circoscrizioni dove l’Arci non è ancora presente, associazioni di volontariato (ex L.266/91), circoli di cultura cinematografica (UCCA), associazioni di animazione e produzione culturale e creativa. Oltre a questo: lavoreremo con l’Osservatorio Legislativo alla realizzazione di momenti formativi e di kit informativi utili ad accompagnare i comitati nella promozione e nel sostegno di nuovo associazionismo; ragioneremo nella prossima Assemblea nazionale del comitati territoriali (che potrebbe tenersi il 10 e l’11 ottobre prossimi) della costruzione di un concorso di idee che metta a disposizione risorse economiche (ad esempio tramite l’attivazione di un fondo rotativo) per progetti di sviluppo di nuovo associazionismo Arci. Partirà quest’anno, con il progetto Arci 2.0, anche il rinnovamento degli strumenti informatici di supporto alle nostre politiche di tesseramento, legati ai nostri strumenti di comunicazione. Questo deve servirci a raccogliere dati utili a conoscere e far conoscere meglio la nostra associazione, perché – come diceva nella relazione introduttiva la presidente Francesca Chiavacci – «Se non sappiamo chi siamo, faremo sempre fatica a capire quali sono i bisogni delle nostre basi associative e dei nostri soci e faremo anche fatica a comunicare al mondo esterno cosa siamo davvero». Già a partire dal tesseramento 2016, con il rinnovo delle adesioni, chiederemo a circoli e comitati qualche informazione in più, è solo il primo passo verso la costruzione – attraverso un percorso che coinvolgerà i territori – di un software gestionale che fornisca a circoli e comitati strumenti utili per la gestione della vita associativa, sia da punto di vista istituzionale e amministrativo, sia dal punto di vista della comunicazione; in questo modo il conferimento dei dati sul software non verrà più vissuto come un onere, ma avrà una funzione precisa nella quotidianità delle nostre basi associative. Si apre insomma per l’Arci una stagione importante di crescita, un percorso sicuramente complesso, che ci porterà a stare al passo coi tempi, sia rispetto all’evoluzione del quadro normativo, sia rispetto agli strumenti di comunicazione che le nuove tecnologie ci offrono.