Di Enrica Tancioni, Radio Barrio.
Arci vuol dire tanto. Specialmente a Crotone, dove in 13 anni di attività l’associazione nazionale ha creato un sistema di alleanze «molto potente». Come ha affermato Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del comitato provinciale di Crotone lo scorso 16 luglio. «Se penso alla visione politica dell’Arci – ha proseguito la Chiavacci – penso alla realtà di Crotone. Ho preso parte soltanto a due inaugurazioni di sede, Varese e Crotone. E proprio in queste due realtà ho visto il vero significato sociale e politico dell’Arci». Perché come confermato da Filippo Sestito, presidente Arci Crotone, «in 13 anni abbiamo dato vita a diverse attività che hanno avuto il merito di far lavorare insieme il mondo associativo». Parole dette ai microfoni di Radio Barrio nella nuova sede dell’Arci provinciale che, da via Cappuccini, si è spostata nel cuore della cittadina, in via Lucifero 5. In pieno centro storico, dove convivono le tradizioni popolari e le esperienze dei migranti, in un mosaico multiculturale fatto di storia, modernità e associazionismo. Lo stesso associazionismo che ha vinto una grande sfida, perché «ha raggiunto un risultato importante in un settore in cui è difficile operare». Il sistema di alleanza pitagorico, tanto per la Chiavacci, quanto per Gennaro Di Cello, presidente regionale dell’Arci, «deve essere esportato in tutto il paese». L’Arci di Crotone ha infatti avuto il merito di fare rete, di creare legami con diverse associazioni del territorio, come Legambiente, Libera, la cooperativa Agorà Kroton, il consorzio Jobel, le stesse associazioni presenti in via Lucifero. Arrivate per testimoniare la rete promossa dall’Arci, in un’azione mirata alla riappropriazione di spazi e di cultura. «Siamo nati come associazione dedicata al tempo libero – ha detto la Chiavacci – e adesso ci occupiamo di diversi aspetti», come la campagna a sostegno del popolo greco, ricordata proprio ai microfoni di Radio Barrio: «Intendiamo dare vita a gemellaggi, così da sostenere Solidarity4all e dare una risposta sociale». Perché in un periodo di crisi l’unica cosa da fare per la presidente Arci è: «Avviare una fase di rilancio a livello nazionale per ricostruire il tessuto sociale. Crotone – ha proseguito la Chiavacci – è un pezzo importante del percorso che abbiamo intrapreso».