Obiettivo è consegnarli entro Natale.
Di alessandro Fornasari, presidente Arci Piacenza.
Come l’apocalisse. Così titolava il quotidiano di Piacenza, Libertà, martedì 15 settembre. Mai titolo fu più azzeccato. In tre ore in alcune località dell’Appennino piacentino è caduta tanta pioggia quanta ne cade circa in un anno. I fenomeni atmosferici più intensi si sono verificati in Alta Val Nure e Alta Val Trebbia. In poche ore una valanga d’acqua è scesa a valle travolgendo tutto con una furia mai vista portando con sé una quantità di detriti impressionante. Oggi, mentre assistiamo al consueto rimpallo di responsabilità per il mancato allarme, siamo alla conta dei danni. I numeri sono impietosi. Due vallate devastate, paesi travolti, ponti crollati, vie di comunicazione primarie completamente risucchiate, frazioni isolate, coltivazioni allagate, aziende cancellate dalla mappa produttiva. E, non da ultimo, tre vittime alle cui famiglie va tutto il nostro cordoglio. Piacenza città si è salvata per miracolo se pensiamo che sorge tra il Po a nord e le confluenze dei due torrenti straripati, Nure e Trebbia. Fortunatamente il fenomeno dell’esondazione ha interessato solo due frazioni periferiche, Sant’Antonio e Roncaglia dove un nostro circolo è stato completamente devastato dalla furia delle acque. I danni sono ingenti e riguardano arredi, elettrodomestici, attrezzature ricreative, componenti da cucina, stufe a pellet, pareti in cartongesso e tutti i prodotti alimentari stoccati in magazzino. A questa già drammatica situazione, si aggiunga anche il fatto che molti dirigenti e soci del circolo residenti nella frazione hanno avuto anch’essi gravi danni alle proprie abitazioni e proprietà. Il comitato Arci di Piacenza ha deciso di attivare una raccolta straordinaria di fondi da destinare al circolo che nel frattempo sta già provvedendo con i propri mezzi a rimettersi in piedi per continuare a dare ai propri soci un luogo di aggregazione e di ritrovo accogliente e pienamente funzionante. Già in questi giorni, con attrezzature di fortuna recuperate da parenti e amici, a riaperto i battenti con servizi primari, unico punto di ristoro per i tanti volontari impegnati nella ripulitura della frazione. Rivolgiamo l’appello non solo ai circoli e alle associazioni Arci della nostra provincia, ma anche a tutti coloro i quali volessero contribuire alle spese che il circolo dovrà sostenere. Al fine di garantire la massima trasparenza il centro di raccolta è stato istituito presso il conto corrente di Banca Etica Iban IT07X0501811200000000103612 intestato ad Arci comitato provinciale di Piacenza, causale ‘Alluvione Arci Roncaglia’. La raccolta fondi andrà avanti fino a Natale quando consegneremo al circolo quanto raccolto.
Info : FB Arci Piacenza.