Il Progetto
La Toscana è stata la prima regione in Italia a sostenere un progetto coordinato “di rete” delle attività di spettacolo all’interno degli istituti penitenziari; queste esperienze sono state rese possibili nel quadro di un progetto che si realizza attraverso la stretta collaborazione fra le esperienze teatrali, la progettualità politico-culturale della Regione Toscana e degli enti locali coinvolti, la volontà istituzionale delle direzioni degli istituti penitenziari: tutti tesi – ognuno con i propri obiettivi e nelle diverse competenze – a sviluppare un processo culturale innovativo e necessario.
Sin dalla fine degli anni ‘80 l’incontro fra le compagnie e gli operatori teatrali con i detenuti ha consentito la realizzazione di numerosi percorsi laboratoriali che hanno condotto ad eventi produttivi, spesso caratterizzati da una rilevanza artistica e, insieme, sociale.
Il ruolo di Arci
Come associazione di promozione culturale, Arci si impegna in prima persona in questo progetto. La coordinatrice Francesca Ricci è collaboratrice di Arci che negli anni si è occupata di questo percorso. I suoi compiti svariano dal coordinamento del laboratorio di teatro, l’organizzazione dello spettacolo e referente per il rapporto con i detenuti la direzione artistica di tutti gli eventi teatrali
Numerosi e con ottime risposte da parte della cittadinanza sono stati gli spettacoli, “Tuffo al cuore”, “Tempo Libero” fino all’ultimo “Zapping” sono tutti esempi riusciti di arte che si fonde con il senso comunitario e ci apre una finestra su un mondo, quello dei penitenziari, in grado di svolgere a pieno il compito di riavvicinare e rieducare al vivere civico, anche attraverso le forme d’arte come il teatro.
Progetto finanziato dalla Regione Toscana